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parsifal buddista

Le venature buddhiste del Parsifal si riscontrano nell’amore per la natura (il cigno e il prato fiorito del Venerdì Santo), nelle doppie vite di Kundry (ErodiadeMaria Maddalena) e nella ricerca di una pace suprema assai più prossima al Nirvana che al Paradiso cristiano. È dunque Parsifal, non Tristano, a riflettere più da vicino il pensiero di Schopenhauer. Bedetti ricorda inoltre che la leggenda della spada (o della lancia) che resta miracolosamente sospesa sul capo dell’eroe è prettamente buddhista: ciò che avviene a Parsifal alla fine del secondo atto.

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