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sito di alta filosofia di vita

Archivio per il giorno “dicembre 28, 2011”

voglio essere cattiva

Come, thick night,
And pall thee in the dunnest smoke of hell,
That my keen knife see not the wound it makes,
Nor heaven peep through the blanket of the dark,
To cry ‘Hold, hold!’

Vieni, o notte profonda, e fatti un manto

del più tetro vapore dell’inferno,

così che l’affilato mio coltello

non veda la ferita che produce,

e non si sporga il cielo

dalla coltre della notturna tenebra

a gridare al mio braccio:”Ferma! Ferma!”

primo monologo di lady Macbeth

appena ha la notizia, anche il suo pensiero va subito in alto

in lei non si pone neanche il dubbio: suo marito dovrà essere quello che gli è stato

promesso.

Cosa è la donna accanto a suo marito che esalta la sua personalità proponendosi come

eva tentatrice accanto ad adamo, o si tratta di una doppia personalità all’interno dello

stesso soggetto, macbeth che spinge verso il desiderio di imposizione , se così

fosse interessante che William abbia affidato questa parte così decisa e priva di scrupoli

proprio ad una parte femminile….

mentre legge la lettera:

“Mi si son fatte incontro

“il giorno stesso della mia vittoria,

“ed ho appreso, da fonte assai credibile,

“ch’hanno in sé facoltà di conoscenza

“al dilà dell’umano.

“Ma allor che più mi sentivo bruciare

“dalla voglia d’interrogarle ancora,

“si mutarono in aria, dissolvendosi.

“Ero ancora stordito, sbigottito

“dallo stupore per un tal prodigio,

“quando giungon dal re dei messageri

“che mi salutano Thane di Cawdor:

“con quello stesso titolo, poc’anzi,

“m’ero pure sentito salutare

“da quelle tre fatidiche sorelle,

“che, alludendo al futuro, aveano aggiunto:

“Salute al re che tu diventerai!”

“Di tutto ciò ho creduto di informarti,

“mia diletta compagna di grandezza,

“affinchè tu non sia per restar priva

“della parte di gioia che ti spetta,

“restando ignara dell’augusta sorte

“che t’è stata promessa.

“Serba, per ora, questo nel tuo cuore,

“e stammi bene. Addio.”

mi piace troppo il:

This have I thought good to deliver
thee, my dearest partner of greatness, that thou
mightst not lose the dues of rejoicing, by being
ignorant of what greatness is promised thee. Lay it
to thy heart, and farewell.’

e poi ancora parte decisa:

Glamis sei ora, e Cawdor: sarai presto

tutto quello che t’è stato promesso.

Ma non mi fido della tua natura:

troppo latte d’umana tenerezza

ci scorre, perché tu sappia seguire

la via più breve. Brama d’esser grande

tu l’hai e l’ambizione non ti manca;

ma ti manca purtroppo la perfidia

che a quella si dovrebbe accompagnare.

Quello che brami tanto ardentemente

tu vorresti ottenerlo santamente:

non sei disposto a giocare di falso,

eppur vorresti vincere col torto.

Vorresti, insomma, avere, grande Glamis,

chi fosse lì a gridarti:

“Devi fare così, per ottenerlo!”;

quando ciò che vorresti fosse fatto

hai più paura tu stesso di farlo

che desiderio che non venga fatto.

Ma affrettati a tornare,

ch’io possa riversarti nelle orecchie

i demoni che ho dentro,

e con l’intrepidezza della lingua

cacciar via a frustate

ogni intralcio tra te e quel cerchio d’oro

onde il destino e un sovrumano aiuto

ti voglion, come sembra, incoronato.

Poche note sul macbeth

Macbeth è la decima opera lirica di Giuseppe Verdi.

Il libretto, tratto dal Macbeth diWilliam Shakespeare

Dopo l’iniziale successo, il 14 marzo 1847, al Teatro della Pergola di Firenze, l’opera cadde nell’oblio, e in Italia fu riesumata con strepitoso successo al Teatro alla Scala il 7 dicembre 1952, con Maria Callas nel panni della protagonista femminile. Da allora è entrata stabilmente in repertorio.

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