Macbeth atto I scena IV
L’orrore per qualcosa di visibile
ha sull’animo nostro meno presa
che non quello per ciò che uno immagina.
Il mio pensiero, dove l’assassinio
è solo fantasticato, scuote già
a tal punto la mia essenza d’uomo,
da soffocarne quasi ogni funzione
nel fumo d’un idea senza contorni;
e nulla è, tranne ciò che non è.
Dal Macbeth di William
Realtà e immaginazione, la grandezza della nostra mente del suo potere creativo
Nei confronti della realtà, quello che il nostro animo può immaginare e’ molto più potente
Rispetto alla realtà.
Immaginare l’assassinio e’ ancora più forte del compiere l’azione, e scuote in ogni funzione di uomo.
E NULLA E’, TRANNE CIÒ CHE NON E’
La luce non veda i miei tenebrosi e profondi desideri: l’occhio si chiuda davanti alla mano; e sia pure quell’atto che l’occhio ha paura di vedere quando è compiuto.
E’ già perduto…..perchè quando i pensieri si prefigurano quello che non dovrebbe accadere ma che si vuole che accada, siamo perduti, irrimediabilmente!