Charles Baudelaire descrisse le sensazioni di questo preludio dopo averlo ascoltato per la prima volta durante i concerti parigini del 1860: “Mi sentii liberato dai legami di pesantezza e ritrovai la straordinaria voluttà che circola nei luoghi alti. Dipinsi a me stesso lo stato di un uomo in preda ad un sogno in una solitudine assoluta, con un immenso orizzonte e una larga luce diffusa. Un’immensità con il solo sfondo di se stessa. Allora concepii l’idea di un’anima mossa in un ambiente luminoso, ondeggiante al di sopra e molto lontano dal mondo naturale”.
se Chaeles dice una cosa così come si fa a non ascoltare